lunedì 23 aprile 2018

RITORNO SUL LAGO MAGGIORE

L'ultima volta che ho pagaiato sul lago Maggiore è stato lo scorso Novembre,e data la bellissima giornata di sole che sembrava proprio essere un assaggio di inizio estate abbiamo deciso io e Gianni di ritornarci.
Quindi ci siamo dati appuntamento a Cerro di Laveno per trascorrere una domenica in kayak.




Una volta in acqua abbiamo iniziato a pagaiare verso le isole Borromee,da qui fino a Fondotoce ,risalito il canale fino al lago di Mergozzo.




Dopo la pausa pranzo abbiamo fatto il giro del lago di Mergozzo e ripreso la strada del ritorno verso Cerro di Laveno.




La mappa del percorso:


Un grazie a Gianni per la compagnia e la bella domenica trascorsa in kayak.

venerdì 6 aprile 2018

IL SORRISO DEL MARE - UNA ESPERIENZA SEMPLICEMENTE FANTASTICA


IL SORRISO DEL MARE

… UNA ESPERIENZA SEMPLICEMENTE FANTASTICA ….

Quando Tatiana mi ha chiesto “senti Miry ma se organizzassimo un symposium di solo donne in Italia ?, .. sarebbe il primo …” l’ho guardata e Le ho detto “ma Tu sei folle ! (pazza mi sembrava riduttivo)  .. ma …. questa follia mi piace, ci sto’”… e tutto ebbe inizio ….
Incominciò così una esperienza indimenticabile, che rimarrà indelebile nella mia memoria ma anche, ora che ci penso, nella storia Italiana del Kayak femminile da mare.
Penso che questa gratitudine verso la pazza/folle idea di Tatiana, Tatiana stessa ovviamente, Luisa Casu, Laura Costantini che sempre Lei, Tatiana, ha coinvolto nella organizzazione di questo superstrabiliante evento e verso tutte le partecipanti accorse numerose, tante e tutte fantastiche donne, rimarrà viva per sempre nel mio cuore.







Non sarò io a scrivere l’articolo in questo blog ma, per raccontarVi e farvi vivere le sensazioni, le gioie, le risate, insomma tutto quello che ho e che abbiamo vissuto in questa grande oppurtunità/occasione che ci è stata data, pubblicherò le riflessioni che una grande amica, Claudia Marchi, ha scritto:


Io e Claudia
Foto di Tatiana Cappucci

Caro comandante,
Se non fosse per Tatiana…
che mi convincerebbe ad iscrivermi anche ad un simposio di allevatori di bachi da seta;
se non fosse per Mirella…
che mi propone con kayak a doppia trazione un esperimento ortopedico di resistenza meccanica di un polso plurifratturato, plurioperato e convalescente;
se non fosse per Anna e Adriana…
che per attraversare la Sardegna mettono a disposizione potenti mezzi terrestri come l’affascinante e indimenticabile Mandalino, camperino Volkswagen sapientemente “bricolaggiato” per affrontare il Viaggio Parallelo,
se non fosse per Grazia e Simona…
compagne di mille pagaiate,
io a Genova non sarei proprio arrivata e invece ci arrivo… un po’ perplessa.
Un simposio al femminile mi sembra un voler sottolineare le differenze anziché trovare punti di contatto. Però bisogna ammettere che le differenze ci sono. Equilibrio e forza fisica, solo per citarne due (pro e contro) e poi… la pipì.
Ecco che arriva Elke: campionessa di “balancing”, sembra l’insegnante ideale per conciliare minzione, kayak e conformazione anatomica femminile. Porta con sé imbuti, tubi, sacche e spugne. Grande viaggiatrice con un C.V. canoistico invidiabile sembra un po’ “sprecata” per tale lezione, ma, sarà l’età, sarà che bevo molto (molta acqua… intendo!), la tematica non va sottovalutata.
E poi c’è la questione del sorriso: il sorriso del mare.
In realtà il mare più che sorridere sghignazza allegramente sputacchiando qui e là onde e schiuma bianca sopra un porticciolo troppo piccolo e debole per opporsi a tanta esuberanza.
Insomma, neanche Chiaretta riuscirebbe ad influire più di tanto sullo stato emotivo del mare. Che sorrida o che sghignazzi starà sempre bello comodo in zona di confort. Peggio per lui… non imparerà mai niente!
Pochi sorrisi, ma grande mobilità nelle bocche del venerdì sera intente a divorare una magnifica cena in un intervallo temporale in proporzione di almeno 1 a 100 con il tempo passato in cucina da Cetti e Luisa.
Poi le bocche si fermano e finalmente sorridono. La mia dopo il  sesto piatto di caponata siciliana e la terza fetta di pandolce genovese!
Sorriso, a volte a denti stretti, delle organizzatrici, sempre pronte a rispondere a tutte le domande… anche le più bizzarre. Come sapienti giocatori di master mind, in una situazione logistica un po’ complicata, gestiscono la composizione delle stanze e la sistemazione degli elementi di maggior impatto sonoro notturno in apposite sale macchine.
Chi veramente sorride è il pornorroico (*) bellissimo Mammut assieme alle sue amiche, forse perchè Tati non riesce a portarle a bordo! (*) (vedi rubrica “arricchiteilvostrovocabolario con Tatiyak”)
Magnifico il sorriso di Barbara che aumenta l’allegria dell’improvvisato Circolo Ricreativo “Il Nuraghe”, folta rappresentanza isolana con qualche infiltrata “continentale” riunito nella sala TV.
Pochi i sorrisi durante le lezioni di navigazione. Siamo troppo concentrate e l’attenzione è massima quando Tatiana spiega che quel segnale fatto come una lettera O è ovviamente Est perché ricorda il sole, ma non quello che tramonta, quello che sorge. Non paga, davanti a volti inebetiti ma sempre attenti, ci illustra il capriccioso andamento delle maree  con un mandarino lunare che ruota attorno al nostro pianeta arancia.
Sorride Anna che ci insegna a condurre il gruppo. Lei sorride sempre. Non so se raggiunga i massimi livelli di Tati (l’unica persona che sia riuscita quasi ad affogarmi facendomi ridere sott’acqua), ma immagino che le sue lezioni in acqua siano magnifiche. Ci parla in catalcastiglinglese e ci si capisce perfettamente!
Sorride anche Jannie, maestra di paddleyoga che sembra divertirsi a vedere mucchi di gambe e braccia aggrovigliati alle pagaie, schiene indolenzite che sembrano avere raggiunto nella loro forma una fissità eterna e che invece miracolosamente mutano e si piegano obbedienti ai suoi comandi.
Mariella, e tu? Tu non devi sorridere e tanto meno ridere… soprattutto mentre Chiara cerca di farci capire come sia possibile rianimarti strappandoti ad una morte che ogni minuto diventa più probabile. Brava Chiara!
Sono perplessa...
Sono perplessa per le parole scritte nero su bianco dal chirurgo che mi ha operato e che, probabilmente senza neanche sapere come è fatto un kayak, mi ha vietato di pagaiare. Non voglio piegarmi a tanta tristezza e nel doppio di Cetti, Mirella ed io procediamo senza alcun problema. Tatiana osserva e suggerisce, Stefania approva.
Il tempo passa in fretta e così mi ritrovo con Rossella a guardare gli orari dei treni e solo la sua saggezza mi spinge alla prudenza che mi fa arrivare puntuale al mio aereo per Cagliari.
Lascio il simposio con due giorni di anticipo e son perplessa, perplessa per questa scelta che troppo presto mi porta lontano dalle amiche di vecchia data e da quelle nuove.
A quando il prossimo simposio?
                                                                                                                                     Claudia

Non chiudo volutamente questo post, lo lascio aperto, aperto a tutto quello che questo evento ha generato e genererà.
Qui sotto, se vorrete, potrete continuare a divertirvi leggendo le "prime impressioni delle partecipanti" direttamente dal blog de "il sorriso del mare"